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Adoro le metropoli asiatiche. Adoro i colori,
gli odori, il traffico, i mercati, l'attività, la gente,
la vita delle metropoli.
Suggestioni di viaggio.

Ho viaggiato in India, Nepal, Sri Lanka, Thailandia, Birmania, Giappone e Hong Kong. Le mie prossime mete saranno Laos, Cambogia, Vietnam e Yunnan (Cina).

Birmania:

LA CITTÀ ALL'ESTREMO NORD

 IN BARCA VERSO SUD 

LA CAPITALE SUL DELTA

LA ROCCIA D'ORO

LE CAPITALI

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BIRMANIA: In barca verso sud.

Dall'estremo nord torniamo verso Mandalay scendendo l'Irrawady, non con il ferry boat di linea con le cabine che è comodo e lento, ma con piccole barche scomodissime e veloci. Si viaggia dall'alba al tramonto, mangiando sul fiume con la gente
che si sposta trasportando le cose più svariate. Condividiamo la cabina del comandante con tre deliziose signore alle quali chiedo di insegnarmi a scrivere e leggere i numeri in birmano. Alle cinque ci si ferma a dormire. La prima notte è in un villaggio fuori
dal tempo dove c'è un solo posto autorizzato ad ospitare stranieri. La guest house governativa è veramente semplice, come tutto il resto nel villaggio. Case di legno
e bamboo, pagode, il mercato, biciclette e qualche moto.
La gente è sorridente serena e...parla solo il birmano. Dopo cena il villaggio è deserto, cosa abbastanza strana in Asia...giriamo chiedendoci dove sono tutti gli abitanti fino
a quando una signora da cui compriamo le candele per la notte ci fa segno di seguirla nel retrobottega e ci indica una porticina di legno, entriamo riluttanti e... ci troviamo nella sala di un cinema dove tutto il villaggio sta guardando un film!
Ripartiamo all'alba per navigare tutto il giorno su una barca piccolissima ma veloce
che si riempie sempre più di gente. Dopo qualche insabbiamento e un trasbordo arriviamo a Bahmo, una cittadina dove in una pagoda in costruzione incontriamo
i monaci che fanno i turni per recitare le preghiere giorno e notte fino alla consacrazione della pagoda. Stanno preparando i doni da chiudere nel sancta sanctorum e anche noi lasciamo un nostro dono. Ci invitano il giorno dopo per l'unico pranzo della giornata, verso le undici del mattino. Chi ci guida nei dintorni
con un carretto a cavallo è un vecchio e delizioso insegnante di inglese che ci invita
a bere un tea con le sue alunne per praticare ll loro inglese.
All'alba ripartiamo per l'ultimo viaggio sul fiume verso Katha, la città dove era di stanza George Orwell quando ha scritto 'Burmise days', ci sono ancora il campo da tennis
e l'english club, ora sede di una coperativa agricola. La campagna intorno è stupenda, rigogliosa e punteggiata di villaggi e pagode. La vita si svolge sul lungo fiume, gira attorno all'arrivo dei ferry boat e alle merci da caricare, scaricare e portare
alla stazione per continuare verso il centro del paese in treno.
La stessa cosa facciamo noi dopo il relax della vita pigra sul fiume.
           
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